Valorizzare, innovare, personalizzare, sono questi i concetti che stanno alla base della la filosofia del Novotel Milano Linate.
Una filosofia che traspare in tutte le iniziative dell’hotel e che non è venuta meno anche nel progetto di rinnovo delle sale meeting per renderle sempre più attrezzate, moderne ed accoglienti.
La direzione infatti, non ha voluto limitarsi ad un restyling tradizionale, ma ha voluto aggiungere un valore unico ed inimitabile, attraverso l’inserimento dell’operato del noto artista milanese Marcello Roveda, in arte Hello Marte.
Classe 1982, Marte ha mosso i suoi primi passi nel classico mondo dei graffiti “su strada” contaminato dalla cultura hip hop, e con compagni di vita ed esperienze come Mondo Marcio, Vacca, Marracash o Que Pequeno.
Con il tempo, il suo stile si è evoluto, dalle semplici scritte è passato alle immagini: “perché dopo un po’ ti rendi conto che scrivere il tuo nome per migliaia di volte è leggermente egocentrico… e il mondo è fatto di tanto altro.” permettendo così al suo graffitismo, per definizione di strada, di evolversi in graffitismo da interni e consentendogli di lavorare per grandi aziende e importanti marchi italiani.
Ad oggi, Marte ha realizzato le sue opere in più di 43 stati in giro per il mondo, dipingendo dai muri di periferia, alle ambasciate, agli interni di palazzi prestigiosi come ad esempio la hall della sede milanese di Google, diventando un vero e proprio professionista del graffito.
Il progetto Novotel Milano Linate, è partito da un tema che, vista la location dell’hotel, non poteva che riguardare il volo.
Tra le numerose proposte presentate da Hello Marte, era presente un’opera ispirata al famoso bozzetto della macchina volante di Leonardo Da Vinci che ha prevalso su tutte le altre.
“Si tratta di un disegno che pur nella sua semplicità, trasmette tanta energia ed è così presente nell’immaginario collettivo, che durante la realizzazione lo hanno riconosciuto persino alcuni bambini”.
Trattandosi di una sala meeting molto grande che ha la possibilità di essere divisa in due sale distinte grazie alla separazione attraverso una parete scorrevole, all’artista si è presentata l’esigenza di trovare un ulteriore soggetto, che fosse coerente con il tema del volo, ma che rispecchiasse e bilanciasse in maniera artistico-visiva, i bozzetti di Leonardo.
“Dopo una serie di ricerche, ho scoperto che Enrico Forlanini, ispirandosi, appunto, a Leonardo, nel 1877 ha creato il primo oggetto più pesante dell’aria in grado di volare”.
I bozzetti delle prove di volo di Forlanini si sono quindi, rivelati perfetti per la seconda parete del murales.
L’artista ha scelto di suddividere i soggetti tra le due sale, mantenendo però un equilibrio visivo tra le stesse, anche nel caso dell’utilizzo di un’unica sala completamente aperta.
Anche gli altri dettagli del murales sono stati tutti studiati per esaltare al meglio il tema del volo: dal piccolo schizzo con la storia di Icaro – tra l’altro presente anche sul bozzetto originale di Leonardo, alla citazione Leonardesca “Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare”, alla scritta “Novotel Milano Linate” realizzata in maniera speculare, nello stile di Leonardo.
Per il compimento dell’intera opera ci sono voluti 4 giorni utilizzando la classica tecnica del graffito, ovvero disegno a mano libera con la bomboletta, da non confondere con la street art che utilizza invece tecniche di realizzazione più complesse, avvalendosi anche di strumenti come stencil, pennelli, etc.
“Non si tratta solo dell’utilizzo dei colori, che, ovviamente, devono intonarsi con il resto dell’ambiente, ma anche di saper rinunciare a una parte prettamente tecnica o di realizzazione in favore dell’energia e dell’armonia presente all’interno di uno spazio, si tratta di trovare un equilibrio tra tutti gli elementi coinvolti e il contesto stesso dell’opera”.
Ed è proprio da questi concetti e dalla volontà di continuare ad evolversi come artista, che a Marte nasce l’idea (ancora in nuce) di creare un progetto di interior design utilizzando un mix di tessuti africani disegnati dalla moglie Amina Seck, stilista senegalese, e di graffiti.
“Mi piace crescere, fare, cambiare… non mi piace essere chiuso in un cerchio. Ho iniziato come graffitaro, vero, ma ad oggi mi sento più un visual artist ed è questa la strada che vorrei intraprendere”
Grazie all’opera di Marte le nostre sale meeting Jumbo e Piper, saranno la location ideale per i vostri incontri di lavoro e convegni.
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Saremo lieti di illustrarti anche il nostro servizio di banchettistica collegato alle sale.
Marcello Roveda: www.hellomarte.com